Ippocampo e percezione spaziale

Per potersi muoversi all'interno di una stanza, ciascuno di noi impegna l'ippocampo, la regione del cervello coinvolta
nell'elaborazione di mappe spaziali e di immagini dell'ambiente circostante.
Finora, si riteneva che il coinvolgimento dell'ippocampo nell'elaborazione delle informazioni spaziali fosse solo parziale.
Tuttavia, secondo Kirsten Kjelstrup ed i suoi colleghi della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim,
che hanno condotto una ricerca in collaborazione con il VU University Medical Center di Amsterdam, i neuroni specializzati
utilizzati in tale attività sono presenti in tutto l'ippocampo.
Lo studio si è basato sull'analisi dell’attività cerebrale di un gruppo di ratti che si muovevano su un tracciato di circa
18 metri ed ha permesso di osservare come le cosiddette cellule di posizione elaborino differenti tipi di informazioni spaziali
in funzione della loro collocazione fisica all'interno dell'ippocampo.
Questi risultati indicano che l'informazione spaziale registrata dalle cellule di posizione in tutto l'ippocampo è combinata
in modo da creare mappe mentali dell'ambiente del ratto. Secondo gli stessi studiosi, anche negli esseri umani potrebbero
esserci cellule di posizione che codificano per scale spaziali ancora più ampie, per esempio, per mappare mentalmente il
percorso per recarsi al lavoro al mattino.
Maria Rosaria Tamborrino
Fonte
http://lescienze.espresso.repubblica.it/
Riferimenti